Con l’odierna denuncia presentata dal responsabile del “Movimiento Bien Comun” Gustavo Vera, che, accompagnato dal regista e deputato del Frente Unen Pino Solanas, si è recato oggi presso il Tribunale di Comodoro Py di Buenos Aires, si apre una possibilità enorme di fare chiarezza sul caso della morte di Alberto Nisman. Perché il destinatario dell’atto è Antonio Horacio Stiuso, l’ex agente della Side, i servizi segreti argentini, direttamente coinvolto nelle indagini condotte da Nisman in qualità di collaboratore e referente per i servizi, ma accusato da molti di essere il grande burattinaio di tutta la questione.



Stiuso entra a far parte dei servizi Side nel 1972 e la sua carriera attraversa i periodi più bui della recente storia del Paese. Con il ritorno della democrazia sopravvive alle epurazioni che tentano di fare i vari Presidenti con l’intenzione di pulire i servizi: sfortunatamente, però, sia nella decade menemista che durante il kirchnerismo, vengono usati più come longa manus dei vari Governi che per la funzione a cui dovevano essere destinati. In questo modo si instaura un rapporto talmente poco chiaro che gli agenti, da angeli custodi del potere, a causa delle loro informazioni, possono trasformarsi in diavoli, come è successo ora, o almeno così la pensano in molti, Presidente compresa… che però ha goduto negli anni di innumerevoli “favori”.



Ma è chiaro che, ogni volta che si tenta di chiudere la Side, succede sempre qualcosa e in questo caso l’ultima vittima è stato l’ex ministro della Giustizia Gustavo Beliz, che nel 2005 tentò di creare un servizio federale alternativo e di chiudere la Side, con il forte appoggio dell’allora Presidente Kirchner. Il progetto, però, fallì, al punto che lo stesso Beliz si dovette dimettere e fuggire con la sua famiglia all’estero perché minacciato.

Relazioni strane, che arrivano ai nostri tempi: difatti pochi giorni dopo aver costretto a dimettersi la cupola dei Servizi e “pensionato” Stiuso scoppia lo scandalo della denuncia di Nisman che coinvolge, oltre a Cristina Fernandez in persona, anche il ministro degli Esteri e due collaboratori governativi, accusati di aver tentato di coprire i colpevoli e lo Stato iraniano, come complice, dell’attentato alla mutuale ebrea Amia nel 1994, che costò la vita a 84 persone e causò centinaia di feriti.



La cosa che è parsa subito strana risiede nelle accuse ricevute da Stiuso come personaggio centrale non solo nel lavoro di Nisman. Oltretutto l’ex agente si è rifugiato in Urugay o Miami pochi giorni prima della morte del magistrato: da lì la valanga di sospetti che oltretutto hanno trovato la principale sponda proprio nella persona della Presidente. Ma nessuno si era spinto a denunciarlo, in modo da includere ulteriori prove: lo ha fatto l’amico del Papa, Gustavo Vera, che già si era occupato di Stiuso per il suo coinvolgimento nella gestione di bordelli Vip dove si operava lo sfruttamento e la riduzione in schiavitù delle lavoranti. Sono partite quindi le denunce alle quali l’attuale aggiunge l’aggregazione di altri ex agenti della Side per la costituzione di società aventi come scopo l’arricchimento illecito e il riciclaggio di capitali.

È un punto importante, anzi capitale nelle indagini, perché Stiuso ha richiesto protezione per i suoi familiari, vittime di minacce: la denuncia lo costringerà a rientrare per fare chiarezza. A questo punto, però, si crede che saranno in molti a tremare…