Una fine terribile quella riservata a un uomo, massacrato dai jihadisti perché gay. È accaduto a Tal Abyad, nel distretto di Raqqa, in Siria. Prima lo hanno bendato e gettato da un palazzo, poi – dato che la vittima è sopravvissuta – lo hanno finito a colpi di pietre. E ancora prima del volo dal palazzo, l’uomo, come riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani, era stato pestato a sangue. La vittima era infatti accusata di avere una relazione omosessuale. In un fermo immagine, si vede l’uomo di una cinquantina d’anni, con una benda agli occhi, seduto su una sedia di plastica bianca, prima di essere lanciato da tre miliziani con i volti coperti da un passamontagna nero. La folla si è radunata sotto il palazzo, teatro della tragedia, e ha assistito alla lapidazione. Non è la prima volta che si verifica un fatto del genere. Proprio lo scorso mese due uomini sono stati lanciati dall’ultimo piano di una torre, altri due invece sono stati crocifissi davanti alla folla. Mentre a dicembre c’è stata un’altra uccisione di una persona omosessuale, lanciata dal tetto di un palazzo. (Serena Marotta)