Il caso di Cesare Battisti, l’ex terrorista rosso condannato in Italia per diversi omicidi, si arricchisce di nuovi colpi di scena. Ieri la polizia federale brasiliana lo ha arrestato e portato in carcere, sembrava il preludio all’espulsione che da qualche settimana era nell’aria, poi invece i suoi legali hanno fatto ricorso e hanno ottenuto la sua scarcerazione. Non solo: hanno promesso anche una azione legale contro il giudice che aveva ordinato l’arresto con la motivazione che non spetta a un giudice di primo grado decretare l’espulsione di una persona. Un caso che ovviamente si complica sempre di più. La giustizia brasiliana per via dei suoi cavilli sembra incapace di provvedere all’espulsione di una persona che appare indesiderata nel suo paese. Il 3 marzo scorso infatti un giudice federale aveva decretato la sua espulsione negandogli il rinnovo del permesso di soggiorno, motivo per cui ieri è stato arrestato in quanto non avendo il permesso non poteva rimanere nel paese sudamericano.