Ci sarebbero anche italiani tra le vittime dell’attacco terroristico avvenuto nel museo del Bardo di Tunisi. Come fatto sapere dal primo ministro tunisino, Habib Essid, il bilancio attuale parla di diciannove morti: 17 sono turisti stranieri, tra cui tedeschi, polacchi, spagnoli e anche italiani. “Non siamo in condizione di ufficializzare il numero degli italiani coinvolti ma a loro va il nostro primo pensiero così come alle persone coinvolte, alle famiglie e al governo di Tunisi”, ha detto Matteo Renzi intervenuto in Aula alla Camera in vista del Consiglio europeo. “È in moto la macchina dell’unità di crisi della Farnesina – ha aggiunto – cui invitiamo di far riferimento le persone che hanno parenti in Tunisia”. Nel blitz delle forze speciali antiterrorismo avrebbero perso la vita anche due terroristi e un agente. La situazione sarebbe adesso sotto controllo.
Attacco terroristico al Museo del Bardo di Tunisi, adiacente al Parlamento, dove tre miliziani armati hanno ucciso otto persone tra cui sette turisti stranieri. Feriti anche due cittadini italiani (confermati dalla Farnesina, anche se fonti mediche parlano di otto italiani coinvolti), ma numerosi ostaggi si trovano ancora all’interno dell’edificio dove è in corso l’operazione delle forze speciali tunisine. Secondo i media locali, l’assalto sarebbe già stato rivendicato dall’Isis: tre miliziani travestiti da soldati avrebbero tentato di fare irruzione all’interno dell’Assemblea dei rappresentanti del popolo, il Parlamento tunisino, subito prima di barricarsi nelle sale del Museo del Bardo, il più famoso della città dove si trovavano circa duecento turisti di varie nazionalità, anche italiana. Tra gli ostaggi ci sarebbero anche dei bambini e un gruppo di dipendenti del Comune di Torino, arrivati oggi a Tunisi a bordo della nave della Costa Crociere, la Costa Fascinosa. Il portavoce del ministero dell’Interno di Tunisi, Mohamed Ali Aroui, ha fatto sapere che gran parte dei turisti è riuscita a fuggire. Prosegue intanto il blitz degli agenti antiterrorismo che hanno circondato il museo.