Un post su twitter mostra la foto di uno degli italiani rimasti uccisi ieri durante l’attacco al museo di Tunisi. Sul corpo è stata disegnata una croce rossa e quindi il commento: questo crociato è stato schiacciato dai leoni del monoteismo. L’account è sicuramente riconducibile a un sostenitore dell’Isis, che al momento non ha ancora rivendicato la strage di ieri, anche se da diversi account sulla Rete sono partiti messaggi di congratulazioni per l’avvenuto attacco.
Sono due le vittime italiane finora accertate dell’attacco terroristico di ieri a Tunisi. Si tratta di Francesco Caldara e Orazio Conte, entrambi di origine piemontese. Altre tredici cittadini italiani sarebbero rimasti feriti, mentre altri due sarebbero dispersi. Le autorità tunisine avevano parlato di quattro morti italiani, ma di questi “due non sono vittime, ma feriti”, ha chiarito il ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni specificando però che “è possibile che le vittime italiane siano quattro, ma per l’identificazione attendiamo una conferma ufficiale”. Il bilancio totale dell’attacco parla di 23 morti (venti turisti e 3 tunisini) più due degli appartenenti al commando. Intanto le autorità tunisine hanno arrestato quattro persone ritenute coinvolte nell’attacco avvenuto al museo del Bardo.
Il bilancio di sangue aggiornato e definitivo dell’attacco di ieri al museo del Bardo di Tunisi, secondo il premier tunisino Habib Essid sarebbe di 19 morti: diciassette turisti di cui quattro italiani e due tunisini. Nel dettaglio, le vittime sarebbero tre giapponesi, due francesi, due colombiani, due polacchi, un australiano e uno spagnolo più i nostri connazionali. Due i terroristi uccisi, tre fuggiti in qualche modo anche se in serata il governo ha annunciato di aver fermato due sospetti. E’ chiaro adesso anche il piano dei terroristi: volevano attaccare il parlamento tunisino dove era in corso una votazione proprio per inasprire le leggi anti terrorismo, ma vistisi respinti si sono scatenati sul vicino museo, attaccando prima un pullman di turisti e poi entrando nel museo. Tutti tunisini i terroristi. Parlando al paese, il premier ha dichiarato l’entrata in guerra contro Isis e il terrorismo del suo paese: “Questa sarà una guerra lunga: dobbiamo mobilitarci a ogni livello, tutti insieme, tutte le appartenenze politiche e sociali, per lottare contro il terrorismo. Serve unità nella difesa del nostro Paese che è in pericolo”. La Tunisia è solo l’ultimo paese arabo dove arriva a colpire Isis ed è anche quello più vicino ai confini italiani, che da ieri, anche per il numero delle vittime, è ormai in prima linea. Come si sa i turisti vittime della violenza terroristica erano in viaggio a bordo di una nave da crociera delle linee Costa, due delle vittime italiane sono pensionati di Trino in vacanza. Ieri sera migliaia di tunisini sono scesi in piazza per dimostrare contro il terrorismo. Era dal 2002 che in Tunisia non succedeva qualcosa di simile: allora fondamentalisti islamici avevano attaccato una sinagoga uccidendo 19 persone.