E’ una scena dell’orrore quella che si trovano ad affrontare i soccorritori giunti sul luogo del disastro aereo del volo Airbus tedesco  precipitato sulle Alpi francesi. Ci sono corpi ovunque sul luogo dell’impatto e i soccorritori sono stati costretti questa notte ad accendere dei roghi per tenere lontani i lupi che popolano le montagne, che si avvicinano attirati dall’odore dei corpi. Dal punto di vista strettamente tecnico, risulta che la scatola nera sia danneggiata ma, pare, comunque utilizzabile. C’è infatti da scoprire il mistero degli otto minuti di silenzio, quando i piloti seppur ancora in volo hanno smesso di comunicare. In quei minuti l’aereo perde di quota e finisce per schiantarsi sul massiccio delle Trois Eveches, fra Barcelonette e Dignes. In quegli otto minuti il funzionario di permanenza dell’aviazione civile francese dichiara lo stato di emergenza perché l’aereo non dà più segnali. L’aereo intanto comincia a cadere anche se non in modo brusco, una caduta durata appunto otto minuti. Ed ecco il mistero: secondo i tecnici francesi l’aereo scende in modo controllato, come se qualcuno avesse inserito il pilota automatico. Si fa concreta la possibilità che a bordo ci fosse quella che è stata definita “presenza illecita”, un dirottatore dunque e questo spiegherebbe perché i piloti hanno smesso di comunicare e neppure lanciato il codice di emergenza. 



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