Torna l’orrore jiahdista in Nigeria, alla vigilia delle elezioni presidenziali. Cacciati dalle forze militari regolari, i terroristi islamici di Boko Haram hanno dovuto abbandonare la città di Damask nel nord del paese, ma prima di andarsene hanno preso con sé circa 500 tra donne e bambini. Inoltre hanno massacrato una cinquantina di persone. L’episodio si inquadra nella controffensiva portata avanti da alcune settimane dalle forze armate nigeriane insieme a quelle di Camerun e Ciad, paesi confinanti colpiti anche loro dal terrorismo islamista, una controffensiva che ha permesso di liberare diverse città del nordest della Nigeria occupate da tempo da Boko Haram. La guerra al terrorismo è l’argomento principale del dibattito politico che vede contrapposti alla guida del paese il presidente in carica Goodluck Jonathan e l’ex generale Muhammadu Buhari.