In 400 sono stati reclutati in Siria dai jihadisti. Si tratta di bambini che, secondo l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), sono stati arruolati dall’Isis, che avrebbe aperto dei centri di reclutamento ad hoc a Mayadin e Bukamal, vicino il confine con l’Iraq. In cambio, l’Isis promette ai ragazzini più grandi auto, armi e denaro. Oltre a convincere i genitori dei piccoli a consegnarli per l’addestramento, i jihadisti, sempre secondo l’Ondus, si prenderebbero cura di bambini che soffrono di malformazioni congenite. E ancora l’Ondus ha verificato che l’Isis lo scorso 25 gennaio ha inviato 140 miliziani, tra cui molti minorenni, a combattere contro le milizie curde a Kobane-Ayn Arab, la cittadina che negli ultimi mesi è assediata dall’Isis. Sarebbero sei i jihadisti minorenni rimasti uccisi durante i combattimenti, stando all’Osservatorio. E non solo. L’Isis avrebbe anche spinto dei curdi a combattere contro altri curdi. Proprio oggi è stato diffuso un video dall’Isis, in cui si vede un miliziano curdo, si tratterebbe di Abu Khattab al Kurdi, caduto durante il combattimento e che viene indicato come “martire”. Infine, ancora oggi, è arrivata una notizia dall’Australia. Si tratta di un bambino di cinque anni che, insieme ad altri otto minori, è stato utilizzato per promuovere una conferenza organizzata da un gruppo islamico che avrebbe un’ideologia vicina all’Isis. E’ accaduto a Melbourne. (Serena Marotta) 



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