Essere vittime involontarie della follia di un uomo: è questo il pensiero che assale adesso i passeggeri che salgono su un aereo, soprattutto su un volo della Germanwings, dopo il disastro toccato al volo 4U9525, che è andato a schiantarsi sulle Alpi francesi e dove hanno trovato la morte 150 persone. Così, per rassicurare i passeggeri, il comandante di un volo della Germanwings partito da Amburgo e diretto in Colonia, il giorno dopo lo schianto, ha parlato con loro prima del decollo: “Anche io ho una famiglia, farò di tutto per tornare da loro”. A raccontarlo è una persona che si trovava a bordo, che ha scritto un post su Facebook, che è diventato subito virale. Eccolo: “Ieri mattina alle 8:40 sono salita su un volo Germaniwings da Amburgo a Colonia con in testa sentimenti contrastanti. Ma poi il capitano non solo ha accolto ogni passeggero personalmente, ma ha tenuto anche un discorso prima della partenza. Non dalla cabina di pilotaggio, ma visibile da tutti”. Il racconto continua: “Ha parlato di come la tragedia abbia colpito sia lui che l’intero equipaggio e del fatto che anche l’equipaggio ha un sentimento di profondo dispiacere. Ma che tutti si trovavano lì a lavorare spontaneamente. Poi ci ha detto che sia lui sia l’equipaggio hanno una famiglia e che avrebbe fatto del suo meglio affinché alla sera sarebbero potuti tornare a casa dai propri cari”.
Sul volo della Germanwings che si è schiantato sulle Alpi francesi il 24 marzo c’era anche la manager Yvonne Selke, 58 anni, con sua figlia, 22 anni, laureata alla Dexel University nel 2013. Originaria di Nokesville, la donna era impiegata in una società di contractor del Pentagono che si occupa di difesa e intelligence. Secondo i complottisti, non si tratterebbe di un caso. L’azienda, scrive il “Guardian”, lavora a stretto contatto con il Governo Usa e svolge funzioni molto importanti, quali costruire le reti tematiche in grado di bloccare hacker e spionaggio, satelliti e mappe geospaziali. Come importante era il ruolo rivestito dalla manager, morta iniseme al resto dei passeggeri. In molti adesso si chiedono: era lei l’obiettivo su Germanwings?
Dopo il disastro di martedì mattina, cambiano le regole a bordo degli aerei. E’ attesa infatti in giornata la comunicazione dell ‘Agenzia europea per la sicurezza aerea (la EASA, European Aviation Safety Agency) che dovrebbe imporre l’obbligo per le compagnie aeree europee di prevedere sempre due membri dell’equipaggio all’interno della cabina. La regola è già in vigore in America, introdotta dalla Faa (Federal Aviation Administration) dopo l’attacco alle Torri Gemelle. Anche in caso di momentanea assenza del pilota, come avvenuto sull’Airbus A320 precipitato sulle Alpi francesi, nella cabina dovrà sempre esserci un altro membro del personale di bordo.
I primi familiari delle vittime del disastro aereo avvenuto martedì mattina sulle Alpi francesi sono arrivati in queste ore nei pressi del luogo dell’incidente. Tra questi ci sono anche i parenti di Andreas Lubitz, il copilota ventottenne che secondo la Procura di Marsiglia avrebbe volontariamente fatto precipitare l’Airbus A320 della compagnia tedesca Germanwings causando la morte di tutte le 150 persone a bordo, tra cui una scolaresca e due neonati. Un primo gruppo di familiari si è recato a Vernet, nel dipartimento delle Alpi dell’Alta Provenza, mentre un secondo gruppo è stato portato a Seyne-les-Alpes, a poca distanza da dove l’aereo è precipitato. Nella giornata di oggi sono attesi tutti gli altri parenti delle vittime che dovranno riconoscere le salme e consegnare campioni di Dna: tanti cadaveri sono infatti in pessime condizioni e in alcuni casi solo attraverso il Dna sarà possibile dare un nome e un cognome ai resti trovati. Le autorità hanno fatto sapere che le operazioni di recupero saranno molto complesse e non è certo che tutti i corpi possano essere identificati o ritrovati. Intanto i genitori di Lubitz sono stati ascoltati dalla polizia francese per tentare di far luce sul folle gesto dell’uomo: sul luogo dell’incidente è arrivata anche la fidanzata del copilota, una ragazza italiana.