È arrivata la conferma, da fonti tedesche, che i resti del corpo ritrovati sabato scorso appartengono a Andreas Lubitz, il copilota che è andato a schiantarsi sulla Alpi francesi martedì scorso alla guida dell’aereo della compagnia Germanwings, che ha causato la morte di 150 persone. Lo riferisce il “Corriere della sera”. Intanto proseguono le indagini e nell’appartamento di Düsseldorf sono stati trovati degli antidepressivi, scrive il “Die Welt am Sonntag”. Pare, come confermato da uno degli inquirenti, che Andreas soffrisse di “grave malattia psicosomatica” e di “una grave depressione e sindrome da affaticamento“. Anche i problemi di vista, forse di origine psicosomatica, preoccupavano il copilota in quanto avrebbero potuto compromettere la sua carriera. Secondo la stampa tedesca, Sabine L., ex fidanzata di Andreas Lubitz, era incinta. La donna lo avrebbe lasciato perché aveva paura: “Era sempre più evidente che lui aveva un problema. Nelle discussioni crollava e mi urlava addosso. Avevo paura”. Intanto dalla scatola nera ritrovata lo stesso giorno della tragedia, emergono nuovi inquietanti particolari: Patrick Sonderheimer, il comandante, una volta rientrato dal bagno, avrebbe gridato “Per l’amor di Dio, apri la porta!”, mentre in sottofondo si sentono le urla dei passeggeri e il comandante ripetere: “Apri questa fottuta porta!” e nel frattempo cerca di abbatterla con un’ascia. (Serena Marotta) 



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