Che la birra fosse una delle bevande più antiche conosciute nel corso della storia dell’umanità si sapeva. Anche gli egiziani neerano produttori forti consumatori, ma che avessero “aziende di export” nel vicino Israele invece è un fatto nuovo, che documenta tra le altre cose come il paese ebraico circa 3mila, 3500 anni fa fosse stato occupato dai faraoni. La scoperta riguarda una zona nei pressi della capitale israeliana di Tel Aviv: qui sono stati ritrovati resti di fusti per la produzione e il contenimento di birra. Si tratta di cocci di ceramica provenienti da grossi contenitori utilizzati per la preparazione della birra fruttata ottenuta lasciandola fermentare sotto il sole. L’epoca storica è quella del Bronzo, come detto dai 3500 ai 3mila anni avanti Cristo. I frammenti mostrano l’indubbia produzione egiziana dato che sono realizzati con paglia e altro materiale organico per rafforzarli, una tecnica non in uso nella zona. La birra era la bevanda nazionale degli egiziani e veniva consumata da ogni ceto sociale, dai ricchi come dalle classi più umili. Era prodotta con una miscela di orzo e acqua parzialmente cotti e lasciati a fermentare al sole, spesso con l’aggiunta di concentrati di frutta.