Più di 40 milioni di francesi si sono recati alle urne per il secondo turno delle elezioni dipartimentali. Chiusi i seggi e terminato lo spoglio delle schede, a trionfare è stato l’Ump guidato dall’ex presidente Nicolas Sarkozy. Per Francois Hollande la sconfitta è invece considerata definitiva, mentre il partito del Fronte Nazionale di Marine Le Pen, pur avendo conquistato un numero di voti superiore a quelli dell’attuale numero uno dell’Eliseo, forse non riuscirà ad ottenere neanche un dipartimento. L’Ump conquista invece circa 67-70 dipartimenti sui 101 totali. E’ stato lo stesso Sarkozy a ricordare, nel suo commento a caldo dopo avere appreso l’esito del voto, di non avere memoria di simili risultati ottenuti dalla destra. I francesi hanno così voluto delegittimare il loro presidente reo di non avere saputo trovare soluzioni alternative ai tanti problemi che hanno afflitto la Francia durante il periodo del suo mandato. Il premier socialista Manuel Valls ha definito il risultato elettorale della destra una vittoria incontestabile. Per lui la sinistra è stata troppo divisa. Ed è anche questa mancanza di unione, probabilmente, ad avere determinato una perdita così clamorosa. Marine Le Pen invece insiste nel ritenere che il suo partito, da queste elezioni, ha ottenuto un risultato storico. Il Fronte Nazionale rimane comunque per lei un grande partito, anche se forse non otterrà nessun dipartimento o magari ne avrà al massimo uno o due. Alla prima tornata aveva comunque guadagnato otto consiglieri. Adesso ne conta complessivamente cento che, rispetto al singolo che deteneva prima delle elezioni, sono stati già un risultato molto significativo. L’astensione al voto è stata certamente uno dei fattori determinanti per il risultato di questa seconda tornata elettorale. Alla fine è stata stimata vicina al 50 per cento, per l’esattezza il 49,3 per cento. Lo scenario politico francese da domani non avrà più lo stesso aspetto. Dopo tre anni vissuti all’ombra delle sconfitte e dei processi subiti è tornato per Sarkozy il momento della rivalsa. Quello che si era già prospettato al primo turno di queste elezioni, quando guadagnò il 29 per cento dei consensi, è stato ampiamente riconfermato.