Sono 379 le aziende americane che hanno inviato una lettera aperta alla Corte suprema americana per chiedere il sì definitivo ai matrimoni tra persone dello stesso sesso. Da Apple a Google, da Amazon a Facebook, da AT&T a Intel, da Microsoft a Twitter, i giganti dell’economia americana si schierano per le nozze gay. Una questioe n di giustizia sociale, dicono, ma anche un grande beneficio economico per le imprese. “L’attuale quadro legale sui matrimoni tra persone dello stesso sesso è confuso e comporta oneri significativi per i datori di lavoro e per i loro dipendenti, rendendo spesso difficile portare avanti l’attività lavorativa” si legge infatti nella lettera, in cui si sottolinea come ogni stato americano abbia le sue leggi al proposito rendendo difficile assumere persone di talento che non vogliano lavorare dove le nozze gay sono vietate. C’è poi la difficoltà per le aziende di erogare benefici alle coppie che non possono sposarsi. Insomma, un danno economico. La Corte suprema aveva già dato il suo ok, ma quattro stati, il Michigan, l’Ohio, il Kentucky e il Tennessee, hanno presentato ricorso e adesso il prossimo 28 aprile la Corte dovrà di nuovo esaminare il tutto. Attualmente sono 37 su 50 gli stati che hanno riconosciuto legalmente il matrimonio tra persone dello stesso sesso. 



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