Parole dure, non è la prima volta, quelle di monsignor Abegunrin, arcivescovo di Ibadan in Nigeria. In occasione di un incontro con la stampa, l’alto prelato ha nuovamente accusato l’occidente, Stati Uniti e Unione europea di cultura imperialista nei confronti del suo paese e dell’Africa in generale, protestando contro quella che ha chiamato imposizione nel promuovere aborto, omosessualità e confusione transgender. I diritti sessuali e riproduttivi, ha detto, sono solo un eufemismo per aborto, pianificazione familiare artificiale e cultura della contraccezione. Tale propaganda, ha aggiunto, “si sta facendo strada nel sistema educativo nigeriano da parte di lobby ben finanziate”. L’arcivescovo ha anche condannato il traffico di esseri umani, la prostituzione, la procreazione artificiale e il traffico di organi ed embrioni umani. Infine ha voluto ricordare ai nigeriani di continuare a sostenere la dignità umana della vita dalla concezione alla morte naturale, chiedendo che l’attuale legislazione in vigore dal 2013 nel suo stato, quello di Imo, che favorisce l’aborto, venga abrogata.