Non si alza voce in occidente da parte delle femministe e delle associazioni per i diritti umani, di fronte a una situazione di stupro e violenze contro le donne in India su base quotidiana. L’ultimo caso riguarda una ragazza di 16 anni che per oltre due anni ha subito violenze e stupri giornalieri da parte del padre, dello zio e del fratello. Rimasta incinta due volte, è stata obbligata ad abortire in entrambi i casi. I tre stupratori sono stati finalmente arrestati dalla polizia del Bengala Ovest, nel distretto di Jalpaiguri. La ragazza, come ha fatto sapere la polizia, ha tentato di uccidersi per quattro volte mentre la madre, a conoscenza di quanto accadeva, è sempre rimasta in silenzio. Finalmente nei giorni scorsi la ragazza si è confidata con un insegnante che l’ha immediatamente portata alla polizia dove ha trovato il coraggio di denunciare i tre parenti. Adesso si trova in custodia preso uno zio. Recentemente un documentario ha suscitato forti polemiche in India e anche censure. Nel filmato un violentatore che si trova oggi in carcere ha detto che le donne sono maggiormente responsabili degli uomini per le violenze che subiscono, per via della loro condotta e del modo di vestirsi che scatenerebbero la voglia di stupri.