Ricorre oggi l’anniversario del rapimento di oltre duecento studentesse da parte delle milizie islamiche di Boko Haram in Nigeria. Duecento giovani di cui non si è saputo più nulla. La versione ufficiale dei terroristi è che siano state date in spose ai miliziani mentre un testimone oculare tre settimane fa ha detto di averne visto un gruppo di cinquanta nella città di Gwoza nel nord est della Nigeria. Si era parlato più volte di uno scambio di prigionieri per ottenere la liberazione delle giovani, ma a tutt’oggi nulla è stato fatto di concreto. Immediatamente dopo il clamoroso rapimento una vasta campagna a livello globale di sensibilizzazione era stata portata avanti da personaggi come Michelle Obama ma di fatto il governo nigeriano non ha mai intentato alcun intervento serio per cercare di liberarle. Amnesty International ha recentemente fatto sapere che soltanto dall’inizio di quest’anno più di duemila donne e ragazze sono state rapite da Boko Haram diventate per la maggior parte schiave del sesso, cuoche o anche combattenti.