Per fortuna è sopravvissuto, ma le sue condizioni sono ovviamente gravi. Nauman Masih, riportava ieri il quotidiano Avvenire, un ragazzo pachistano di 14 anni di fede cristiana, è stato violentemente aggredito dal alcuni giovani musulmani che stavano recandosi in moschea a Lahore. Lo hanno fermato e gli hanno chiesto di che religione fosse, lui ha risposto di essere cristiano pensando di non temere nulla invece è stato aggredito, picchiato. Ha provato a scappare, ha poi raccontato lui stesso, ma lo hanno inseguito e cosparso di benzina dandogli fuoco. Alcune persone che passavano sul luogo lo hanno soccorso e aiutato a spegnere le fiamme. La polizia ha fatto denuncia contro anonimi. Le associazioni in difesa dei diritti umani delle minoranze religiose hanno inviato una nota di protesta al primo ministro dello stato del Punjab, mentre il direttore del Center for legal aid assistance and settlement ha dichiarato come “l’odio contro i cristiani ha raggiunto un livello davvero pericoloso se un innocente cristiano può essere bruciato vivo da estremisti islamici senza alcun motivo. I cristiani in Pakistan vivono sotto costante paura per la propria vita, nonostante le rassicurazioni del Primo ministro Nawaz Sharif”.