Non ce l’ha fatta Nauman Masih, il ragazzo 14enne che era stato attaccato da alcuni islamici e bruciato vivo nei giorni scorsi. Soccorso da alcuni passanti e ricoverato in ospedale. è morto questa mattina all’ospedale di Lahore. Lo comunica l’agenzia di comunicazione Fides. Le ustioni riportate ricoprivano il 55% del corpo. Le motivazioni dietro all’orribile episodio sono ancora tutte da chiarire. Secondo qualcuno si sarebbe trattata di una vendetta dopo che due islamici erano stati linciati lo scorso marzo dopo che due chiese avevano subito un attentato. Padre James Channan, direttore di Peace Center a Lahore, ha spiegato ad Agenzia Fides che potrebbe trattarsi di ritorsione per l’episodio del linciaggio, ma non sarebbe la prima volta che un cristiano viene bruciato vivo solo perché cristiano. “Questo episodio dimostra l’odio che circola nella società. Abbiamo bisogno di una grande opera di dialogo e di armonia tra credenti di religioni diverse” ha detto. Sempre secondo padre Channan, questo è certamente il periodo peggiore nella storia del Pakistan per i cristiani: “Oggi chiediamo al governo: dove’è la giustizia? Dove sono i colpevoli dei tanti episodi di violenza gratuita commessa sui cristiani?”.



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