Un elefante infuriato ha caricato e travolto uccidendolo il cacciatore professionista Ian Gibson, mentre stava cacciando un leone con un cliente americano in una zona nel nord-est dello Zimbabwe. L’uomo aveva 55 anni ed era uno dei cacciatori più esperti di caccia grossa del Paese africano. Intanto sui social network la notizia è stata molto commentata e c’è chi parla di “legittima difesa”, mentre qualcuno esulta addirittura per la morte del cacciatore. Intanto sull’incidente non si conoscono ancora i dettagli: «Non conosciamo ancora i dettagli della morte di ‘Gibbo’, come lo chiamavamo noi, in quanto il cliente americano e le guide sono tuttora troppo traumatizzati per darci tutte le informazioni», ha spiegato Paul Smith, amministratore delegato del Chifuti Safaris, per il quale Gibson lavorava come cacciatore. Secondo una prima ricostruzione, il 55enne stava cacciando un leone, quando è comparso il giovane elefante, che accorgendosi dei cacciatori ad una distanza di meno di 50-100 metri ha iniziato a caricarli. A quel punto Gibson ha sparato un colpo di fucile da 10 metri di distanza, ma è stato calpestato ed è morto. Aveva iniziato la sua carriera nel dipartimento dei parchi nazionali dello Zimbabwe, poi circa 25 anni fa, aveva lasciato l’impiego per diventare cacciatore. L’uomo viveva in una piccola città vicino a Harare, la capitale dello Zimbabwe. Le spese del suo funerale saranno pagate dal Dallas Safari Club in Texas. «Non avrebbe mai sparato se non avesse avuto alternative – dichiarano le guide secondo quanto riferisce l’inglese “Telegraph” -. Lui era un cacciatore, sì, ma anche un magnifico fotografo naturalista e ambientalista». Pare che l’animale fosse particolarmente aggressivo, uno stato chiamato musth, connesso a una maggiore produzione di ormoni. (Serena Marotta)