Si è aperto oggi a Lueneburg, in Germania, il processo contro il 93 enne Oskar Groening, soprannominato il “contabile di Auschwitz”. L’ex membro delle SS naziste è accusato della morte di almeno 300mila persone nel campo di concentramento di Auschwitz. Groening nasce in Germania nel 1921 a Lower Saxony e nel 1933, quando compie dodici anni, si arruola in un gruppo di giovani nazisti in contrasto con la famiglia. Diventato un ragioniere bancario, viene poi arruolato dalle truppe di Hitler: il suo compito era quello di effettuare i conti e di dover semplicemente fare ordine nella contabilità delle truppe naziste. Successivamente Groening viene inviato ad Auschwitz, dove ha il compito di prelevare gli oggetti di valore ai deportati e versarli nelle casse dei nazisti. Soldi, orecchini e altri oggetti venivano utilizzati per questo scopo. Dopo diversi anni il contabile preferisce lasciare questo ruolo, ma ogni permesso gli venne negato. Oggi gli sono imputati diversi capi d’accusa, come quello di aver partecipato allo sterminio di trecentomila ebrei, durante gli anni di prigionia. Sono 55 i testimoni che prenderanno parte al processo, tra sopravvissuti allo sterminio, parenti e altre persone coinvolte. Groening rischia tra i 3 e i 15 anni di carcere.