Genocidio in atto nel campo profughi palestinese in Siria a Yarmouk, da alcuni giorni occupato dai miliziani di Isis. Si contano già circa mille morti, mentre sono tenuti prigionieri in condizioni disumane 10mila adulti e 3500 bambini, niente acqua e niente medicine, esecuzioni sommarie, decapitazioni, stupri. L’Unicef parla di nuova Srebrenica la città dove nel 1995 i serbo bosniaci uccidessero circa 8mila musulmani. Come si sa il campo poco distante dalla capitale siriana Damasco è stato raggiunto nei giorni scorsi da una offensiva dello Stato islamico, e da giorni si combatte casa per casa, mentre la maggior parte del campo è stata occupata. I racconti dei pochi che riescono a fuggire da questo inferno sono insostenibili: miliziani che giocano a calcio usando come pallone la testa di un uomo decapitato è solo uno di questi. E’ stato decapitato anche l’imam della moschea perché sostenitore di Hamas e dunque considerato apostata. Silenzio da parte dei paesi arabi, accusano i palestinesi di Gaza di fronte a quanto sta succedendo.



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