Gli hanno dato una pala e lo hanno costretto a scavarsi da solo la fossa dove il suo corpo decapitato è stato abbandonato. Protagonista del nuovo terribile video diffuso dall’Isis è un giovane siriano sospettato di essere una spia e per questo condannato a morte dallo Stato islamico. Il prigioniero si chiama Ziad Abdel al Abu Tarek e dice di provenire da Al-Qaryatayn, una città della Siria centrale. Indossa una tuta arancione, parla arabo e viene costretto dai miliziani a confessare i suoi crimini. “Ho ucciso Abu Hassan e lo Stato Islamico mi ha catturato”. Poi, aiutandosi con una pala e un piccone, inizia a scavare la fossa dove verrà lasciato il suo corpo: appena finito viene fatto inginocchiare e decapitato. Sullo sfondo appaiono diversi miliziani, alcuni dei quali a bordo di un veicolo sul quale sventola la bandiera nera dell’Isis.



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