Sarebbero 86 in tutto gli eritrei di fede cristiana, tra cui dodici donne e bambini, rapiti due giorni fa dai miliziani dell’Isis che continuano apparentemente indisturbati la loro avanzata nei territori che appartenevano a Gheddafi. I lavoratori eritrei sono stati sorpresi mentre su alcuni camion si stavano recando a Tripoli: sono stati divisi i cristiani e i musulmani e i primi sono stati fatti prigionieri. Le uniche notizie al momento arrivano da padre Zerai, presidente dell’Agenzia Habeshia per la cooperazione e lo sviluppo, una ong che assiste gli eritrei in fuga dal loro paese: “Sappiamo che tre persone sono riuscite a fuggire dalle mani dei loro rapitori e ci hanno dato questa prima testimonianza. La nostra preoccupazione è mettere in salvo queste persone per poi riascoltarle con calma per comprendere meglio la situazione di quelli che sono rimasti nella mani dell’Is”, ha detto padre Mussie Zerai all’agenzia di stampa Fides.