E’ stato di guerra: lo ha detto il premier egiziano Mahalab dopo l’attacco sferrato dai miliziani vinci all’Isis che operano nel Sinai. Circa un centinaio di uomini armati hanno attaccato cinque diversi check point dell’esercito egiziano mentre una città, quella di Sheikh Zuweid nel nord della regione sarebbe caduta in mano loro. La popolazione parla di miliziani che sfilano sventolando le bandiere nere dello stato islamico e dicono di non poter lasciare la città perché sono state minate le strade di accesso. So tratta dei miliziani del gruppo Ansar Beit al-Maqdis filo Isis: cinquanta di loro sarebbero stati uccisi mentre i soldati morti sarebbero 72. Intanto Israele ha rafforzato le misure di sicurezza ai confini. Non è la prima volta comunque che in questa regione si assiste ad attacchi del genere.