Avevano il progetto di rapire e decapitare un alto dirigente dell’esercito francese nella base militare di Port – Vendres, vicino Perpignan, i tre jihadisti di 17, 19 e 23 anni fermati ieri in tre differenti posti della Francia: uno a Marsiglia, l’altro nel Rodano e il terzo a Yvelines. I tre si trovano in stato di fermo nel dipartimento nazionale antiterrorismo a Levallois – Perret, nella banlieue di Parigi. Mentre un quarto ragazzo, un 16enne, che era stato fermato ieri, stamattina è stato rilasciato. I tre hanno ammesso che volevano filmare la decapitazione con un telecamera GoPro e poi postare il video su internet. I tre sospettati sono stati individuati grazie alle intercettazioni telefoniche: “La mente del gruppo era stata individuata sui social network e segnalata alle autorità per le sue velleità di partire in Siria”, ha chiarito ieri sera il ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve. L’attentato era programmato simbolicamente per il 7 gennaio 2016, proprio a distanza di un anno dagli attentati di Charlie Hebdo. Nel Frattempo in Francia è allerta anche intorno ai siti industriali reputati a rischio, a distanza di una settimana dalla doppia esplosione avvenuta nello stabilimento petrolchimico dell’Etang de Berre, dove ieri è stato ritrovato un altro ordigno inesploso. (Serena Marotta)