Secondo le statistiche ufficiali riferite al 2013, rese note dal Drees, il reparto studi e statistiche del Ministero della sanità francese, si sono registrati in quell’anno un totale di 229mila interruzioni di gravidanza. Un numero superiore di 10mila unità e pari al 4,5% in più rispetto all’anno precedente. Un dato significativo soprattutto perché in Francia i medicinali anti concezionali sono disponibili in larga misura e fortemente finanziati dallo stato. Il che significa che nonostante tali medicinali sempre più donne ricorrono all’aborto. In particolare l’attuale presidente Francois Hollande ha espresso un notevole sforzo per rendere l’aborto sempre più di facile accesso alle donne francesi. I costi dell’aborto infine, dopo l’approvazione di una legge al proposito nel 2013, sono coperti al 100% dallo stato. Da un punto di vista statistico il numero complessivo degli aborti in Francia è alquanto stabile a partire dal 2002, variando ogni anno tra i 220mila e i 230mila. Due donne su tre, nel 2013, che hanno abortito, facevano uso di contraccettivi ma ci sono state problematiche inerenti alla dimenticanza di prendere la pillola oppure preservativi difettosi, si legge nel rapporto del ministero. Le vendite della cosiddetta pillola del giorno dopo infine nel 2013 hanno toccato un milione e 200mila unità. Il 60% circa degli aborti è causato proprio da questo tipo di pillole, la maggior parte delle interruzioni viene praticata negli ospedali o nei centri di assistenza ma le pillole abortive possono essere prescritte dai dottori privatamente.