La strage di tre anni fa in un cinema americano, durante la prima del nuovo film di Batman, “Il cavaliere oscuro”, aveva provocato dodici morti e settanta feriti. Autore un giovane, James Holmes, che era entrato nel cinema di Aurora nel Colorado travestito come un personaggio del film, il Joker. La giuria ha respinto l’ipotesi dell’infermità mentale, manca adesso il dettaglio finale: carcere a vita o condanna a morte. La difesa aveva cercato di far passare la linea dell’infermità mentale sostenendo che era stato malato a lungo, ma la giuria ha accettato la tesi dell’accusa: sano di mente al momento del massacro. Durante la lettura del verdetto Holmes è rimasto in silenzio e con le mani in tasca, apparentemente disinteressato.