Il governo thailandese ha approvato una nuova legge che nelle intenzioni dovrebbe porre fine alla pratica disumana dell’utero in affitto da parte di ricchi stranieri che pagano donne del paese per ottenere figli. Le conseguenze di questa pratica sono note ai più: tutto il mondo parlò tempo fa di una coppia di australiani che saputo che il figlio per il quale avevano pagato una donna sarebbe nato down, rifiutarono di prenderlo come da accordi lasciandolo alla donna che lo aveva partorito. Secondo la nuova legge le cliniche non potranno più fornire servizi di maternità surrogata tra cui l’acquisto e la vendita di sperma e ovociti e affittare l’utero di madri surrogate. Potranno ancora accedere al servizio solo coppie sposate ed eterosessuali che non abbiano figli, con adeguato certificato medico. Numerose erano infatti le coppie omosessuali che pagavano per avere dei figli da donne thailandesi. Ma solo coppie thailandesi anche in questo caso: vietato alle coppie di altri paesi mentre le coppie composte da un thailandese e da una straniera dovranno attendere tre anni dalle nozze prima di fare domanda per la maternità surrogata. Le pene: per i medici che continueranno la pratica un anno di carcere e una multa; per le donne che affittano l’utero anche dieci anni di carcere: le coppie che trasgrediscono la nuova legge cinque anni di carcere.