Immediato intervento su fisco e pensioni, ma anche “misure aggiuntive per rafforzare e modernizzare l’economia”. Sono le riforme promesse dal governo greco nella lettera (clicca qui per vederla) inviata al fondo salva-stati Esm (European Stability Mechanism). Nella missiva, scritta dal neo ministro delle Finanze ellenico Euclid Tsakalotos (nominato dopo le dimissioni di Yanis Varoufakis) e inviata al presidente del consiglio dei governatori dell’Esm Jeroen Dijsselbloem, la Grecia chiede un prestito triennale ma si impegna a realizzare “una serie di riforme e misure da implementarsi nelle aree della sostenibilità fiscale, della stabilità finanziaria, della crescita economica di lungo termine”.
“Se avessi voluto trascinare la Grecia fuori dall’euro non avrei fatto le dichiarazioni che ho fatto dopo il referendum, io non ho un piano segreto per l’uscita dall’euro e vi sto parlando davvero con il cuore in mano”. Così Alexis Tsipras oggi a Strasburgo davanti alla plenaria dell’Europarlamento. “Io chiedo un taglio del debito per poter essere in grado di restituire i soldi: ricordo che il momento di massima solidarietà nella Ue è stato nel 1953 quando venne tagliato il 60% del debito della Germania, dopo la Guerra”, ha aggiunto il premier ellenico, secondo cui “ci sono distorsioni del passato che devono essere superate, come la questione delle pensioni. Vogliamo abolire le baby pensioni in un Paese che si trova in una situazione disastrosa”. Le riforme servono, ma dovrà essere il governo greco a sceglierle: “Se non è questo un diritto del governo, allora questo vuol dire scivolare verso la dittatura dei creditori. Allora i Paesi sottoposti agli aiuti non dovrebbero neanche tenere le elezioni”.
“La Grecia è il paradigma dei limiti attuali di questa Europa: la crisi lì si sarebbe potuta risolvere con qualche sacrificio maggiore ma da parte di tutti. Purtroppo da un parte si è trovata una palese inaffidabilità di gestire la situazione economica e geopolitica, dall’altra di contro si è presentata un eccessiva rigidità. Entrambe queste situazioni hanno portato alle conseguenze di oggi”. Così afferma il Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, intervenuto all’Assemblea Annuale di Ucimu-Sistemi per Produrre in corso oggi presso la Fiera di Milano Expo. Ha poi aggiunto in chiusura sempre il leader degli industriali italiani che a questa Europa mancano il “cuore e la passione” per poter rialzare la testa in questo continuo momento di crisi, proprio per gli eccessivi squilibri che ci sono tra gli Stati membri e con troppe poche riforme avviate nell’intera Eurozona. “Bisogna sentire di vivere e operare in Europa e in Italia con un rispetto da parte degli interlocutori istituzionali: nonostante questo spesso non avvenga, continuo a ritenere meglio che vi sia sempre più Europa piuttosto che sempre meno”.
Dopo l’annuncio fatto oggi da Alexis Tsipras davanti alla plenaria dell’Europarlamento, l’European Stability Mechanism (Esm) ha effettivamente ricevuto una richiesta da parte del governo greco per avviare un nuovo programma di aiuto finanziario. Lo ha confermato un portavoce del fondo anticrisi permanente, mentre nelle prossime ore la richiesta verrà esaminata da un Eurogruppo riunito in conference call che sottoporrà il testo a Bce, Fmi e Commissione Ue per valutarne l’impatto economico. Si attende intanto la proposta greca per favorire l’accordo che dovrà chiudersi entro domenica prossima: in caso contrario “arriveremo al fallimento della Grecia e all’insolvenza del suo sistema bancario”, ha detto il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk nel suo intervento al Parlamento europeo.
“I soldi dati alla Grecia non hanno mai raggiunto il popolo, i soldi sono stati dati per salvare le banche europee e greche”. Lo ha detto oggi Alexis Tsipras davanti alla plenaria dell’Europarlamento a Strasburgo. Il premier ellenico rivendica adesso “un accordo con i nostri alleati che ci porti direttamente fuori dalla crisi, che faccia vedere la luce a fine del tunnel”, e per questo oggi “invieremo la nostra richiesta all’Esm” con la speranza che nei prossimi giorni “risponderemo a questa crisi per tutta l’eurozona”. L’obiettivo, ha aggiunto Tsipras, “è trovare un compromesso positivo per evitare una frattura storica”. Il capo del governo greco è poi tornato a commentare l’esito del referendum di domenica scorsa che rappresenta “una scelta coraggiosa del popolo greco in condizioni di pressioni senza precedenti, con le banche chiuse e i mezzi di informazione che facevano terrorismo”. Il voto non è stato “una scelta di rottura con l’Europa, ma è la scelta di tornare ai valori che stanno alla base dell’Ue”.
“La scelta coraggiosa del popolo greco, in condizioni senza precedenti, non è una scelta di rottura con l’Europa ma è la scelta di tornare ai valori che stanno alla base dell’Ue”. Così Alexis Tsipras che in questi minuti sta intervenendo alla plenaria dell’Europarlamento. “E’ un messaggio chiarissimo. Occorre rispetto per la scelta del nostro popolo”, ha aggiunto il premier ellenico secondo cui la Grecia è stata usata come “laboratorio per l’austerità, ma l’esperimento è fallito”.
Cinque giorni per trovare una soluzione, altrimenti sarà Grexit. I capi di stato e di governo dell’Eurozona hanno intenzione di aspettare fino a domenica per valutare le proposte elleniche fatte di tagli e riforme che dovranno necessariamente arrivare entro domani. Secondo il premier greco Alexis Tsipras c’è “un clima positivo” e “il processo sarà rapido”, ma in caso di mancato accordo “ogni scenario sarà possibile, compreso il peggiore, quello in cui perdiamo tutti”, ha detto il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk. “Sebbene non mi piacciano le dead line – ha aggiunto – l’ultima possibile per i greci scade questa settimana”. Anche il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker ha confermato che domenica “ci sarà la decisione finale e non posso escludere nessuna ipotesi”. “Siamo pronti a tutto, abbiamo già uno scenario che riguarda la Grexit – ha detto ancora – Abbiamo anche uno scenario che riguarda gli aiuti umanitari. E poi abbiamo anche uno scenario che riguarda la permanenza della Grecia nell’euro, che è quello che preferisco”.
Giornata decisiva quella che si apre oggi a Bruxelles dove si deciderà il futuro della Grecia e della stabilità europea. Dopo il nulla di fatto di ieri durante l’Eurogruppo e l’Eurosummit, oggi il premier ellenico Alexis Tsipras interverrà al Parlamento europeo per presentare le richieste e le proposte con le quali la Grecia prova a ottenere gli aiuti del Fondo Salva Stati Permanente (Esm). Il neo ministro delle Finanze Euclid Tsakalotos, nominato dopo le dimissioni di Yanis Varoufakis, si è presentato ieri senza un testo scritto ma riferendo solamente a voce quelle che sono le intenzioni della Grecia nei confronti dell’Europa, cosa che avrebbe fatto innervosire non poco gli altri ministri dell’eurozona presenti al vertice. Poco prima dell’Eurosummit, Tsipras ha incontrato in una riunione ristretta il presidente francese Francois Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merkel che ha ribadito la difficoltà delle trattative: “Ci sono pochi giorni a disposizione per trovare una soluzione – ha detto – e al momento non c’è nessuna base per negoziare nella cornice del programma Esm”. La Grecia, ha spiegato invece Hollande, “ha enunciato la sua proposta all’Eurogruppo ma deve essere precisata, completata e finalizzata”.