La Cina svaluta lo yuan. Si tratta di una “svalutazione one off” di quasi il 2 per cento. Una misura adottata dopo che una serie di dati macroeconomici sono stati deludenti, come, ad esempio, la contrazione delle esportazioni a luglio. “Dal momento che il commercio di beni continua a registrare delle eccedenze relativamente importanti, il tasso di cambio effettivo reale dello yuan è ancora relativamente forte in confronto a quello di altre valute e si sta allontanando dalle previsioni del mercato”, chiarisce la banca in una nota. Intanto il punto medio della banda di fluttuazione per lo yuan è stato ridotto a 6,2298 per dollaro, rispetto al 6,1162 della chiusura di ieri. “E’ quindi necessario migliorare ancora la determinazione del punto medio dello yuan per rispondere ai bisogni del mercato”, aggiunge la banca. Gli esperti parlano di una decisione presa per aiutare gli esportatori. E dopo l’annuncio, il prezzo dello yuan ha registrato il valore più basso da settembre 2012. (Serena Marotta)