Si è chiusa in camera da letto per nove ore ad ubriacarsi con un uomo che aveva conosciuto appena due settimane prima alla fermata dell’autobus, mentre sua figlia di tre mesi moriva al piano di sotto. E’ avvenuto nel maggio scorso in un’abitazione alla periferia di Stoke-on-Trent, nella contea dello Staffordshire, Regno Unito. Come ricostruito dal procuratore Andrew Easteal, la sera del 7 maggio Yvonne Adkins ha messo la sua bimba nella culla verso le 19.30 e l’uomo è arrivato alle 20.45. Verso le 22 i due si sono chiusi in camera da letto a bere whisky, per poi addormentarsi e risvegliarsi solo dopo diverse ore. La mattina successiva il tragico ritrovamento, con la bambina che non respirava più. I paramedici giunti sul posto non hanno potuto fare niente per aiutare la piccola che fin dalla nascita soffriva di reflusso gastroesofageo con vomito. Nonostante ciò, la madre l’ha lasciata da sola per tutto quel tempo. “Ha preso una decisione catastrofica con la quale dovrà convivere per il resto della sua vita”, ha detto il giudice David Fletcher rivolgendosi all’imputata. La donna è riuscita comunque ad evitare la prigione: è stata condannata a 18 mesi ma la pena è stata sospesa, e dovrà sottoporsi a un programma di supervisione di altri 18 mesi.



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