Non sarà un intervento militare sul suolo, né un ruolo particolare “in una possibile forza di stabilizzazione”, ma la Nato si dice comunque pronta a sostenere la costruzione “di una istituzione di difesa”. Sempre che il governo ufficiale libico richieda tale aiuto. Ieri dopo una escalation di violenze e stragi diversi pesi europei tra cui l’Italia avevano chiesto alle varie forze tribali di unirsi per combattere l’avanzata dell’Isis che domina ormai in Cirenaica e minaccia tutto il paese. Esiste un solo governo a Tobruk riconosciuto dalle nazioni occidentali, ma di fatto la Libia non è più da tempo un paese unitario diviso in fazioni che gestiscono il paese. «I Governi di Francia, Germania, Italia, Spagna, Gran Bretagna e Stati Uniti condannano con forza gli atti barbarici che terroristi affiliati all’Isis stanno perpetrando nella città libica di Sirte» era stato il contenuto di una nota diffusa proprio ieri dopo il massacro di molti civili a Sirte dove si combatte da mesi.