Un uomo, evidentemente provato, una maglietta e una borsa di plastica a tracolla. In braccio, addormentata, tiene una bambina ancora più distrutta dalla fatica, a piedi nudi, una maglietta senza maniche, dei pantaloncini. Nella mano libera l’uomo tiene delle penne bic e sta cercando di venderle ai passanti delle strade di Beirut, la capitale del Libano. Un’immagine di quotidiana disperazione, i due sono profughi siriani e cercano di sopravvivere così. La foto è stata scattata da Gissur Simonarson, un attivista e fondatore dell’associazione Conflict News che l’ha postata su twitter. Ha aggiunto un commento: “ricordatevi, per quanto questa foto possa far male al cuore, quest’uomo è fortunato, è uscito vivo dalla Siria”. Poche ore dopo avere postato l’immagine, centinaia di persone lo hanno contattato per chiedere come potevano aiutare i due: nel giro di pochi giorni sono stati raccolti 57mila dollari. Simonarson ha commentato: questa è la prova che l’umanità non è ancora perduta. I due nella foto sono stati identificati: Abdul Haleem al-Kade è il padre, di due figli, una di 9 e uno di 4 anni. La moglie lo ha lasciato prima che abbandonasse la Siria. E’ un siriano di origine palestinese fuggito dal campo profughi di Yarmouk, considerato da molti il posto peggiore dove vivere oggi in Siria. Con i soldi raccolti adesso spera di andare in Europa dove, ha detto, vuole che i suoi figli ricevano una educazione adeguata oppure aprire un negozio a Beirut. 



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