Ci sarebbero anche 60 cristiani tra i 230 civili siriani rapiti dai militanti dello Stato Islamico ad Al Qaryatain, città nella provincia centrale di Homs. Come fa sapere l’Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus), tra gli ostaggi ci sono anche 19 minorenni e 45 donne, scelti in base a una lista che i jihadisti avevano con loro. Al momento dell’attacco molti cristiani si trovavano nel monastero di San Elian, dove nel maggio scorso è stato rapito anche il sacerdote Jacques Murad che fa parte della stessa comunità di padre Paolo Dall’Oglio. “In Medio Oriente – ha detto stamattina Papa Francesco incontrando nell’Aula Paolo VI in Vaticano i ragazzi del Meg, il Movimento Eucaristico Giovanile promosso dai Gesuiti – stiamo vedendo che tanta gente non è rispettata: le minoranze religiose, i cristiani … non solo non sono rispettati, ma tante volte sono uccisi, perseguitati … Perché? Perché non si rispetta la loro identità”. Nella lettera inviata all’arcivescovo Maroun Elias Lahham, ausiliare di Gerusalemme dei latini e vicario patriarcale per la Giordania, il Santo Padre si è augurato che la comunità internazionale “non assista muta e inerte di fronte a tale inaccettabile crimine, che costituisce una preoccupante deriva dei diritti umani più essenziali e impedisce la ricchezza della convivenza tra i popoli, le culture e le fedi”.



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