Strage di pellegrini ieri alla Mecca, la città santa dei musulmani. Una enorme gru impegnata nei lavori di ampliamento della Grande Moschea è crollata sull’edificio. I morti sarebbero più di cento, oltre duecento i feriti di cui diversi in gravi condizioni. La gru serviva per ingrandire la già gigantesca costruzione, per far sì che potesse arrivare a ospitare anche tre milioni di persone, ma per motivi ancora da capire (anche se ieri sulla città gravavano forti pioggie e forti venti) è crollata improvvisamente sull’edificio. Dentro, come sempre, numerosi fedeli islamici. La Mecca come si sa è la meta obbligatoria per tutti i musulmani che almeno una volta nella loro vita vi si devono recare in pellegrinaggio: qui infatti secondo la tradizione è nato il profeta Maometto. Inoltre la Grande Moschea contiene il sacro cubo nero, la Kaaba verso il quale i musulmani di tutto il mondo si rivolgono quando pregano. Per una inquietante coincidenza ieri si ricordava l’attentato dell’11 settembre 2001. I lavori di ampliamento della moschea sono a cura della famiglia di Osama bin Laden, il terrorista che aveva organizzato gli attacchi contro le Torri Gemelle quattordici anni prima. 



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