Ha stravinto le primarie del suo partito alla grande con quasi il 60% dei consensi, lasciando nella polvere i suoi concorrenti. Una vittoria così larga per molti è stata una sorpresa, ma anche la sua stessa vittoria lo è stata. Jeremy Corbyn infatti appartiene alla vecchia sinistra inglese quella dura e pura, a differenza dei laburisti stile Tony Blair che si erano succeduti negli ultimi anni, molto centristi e poco di sinistra. Un segno che i laburisti inglesi vogliono svoltare, tornando alla vecchia contrapposizione. Corbyn da ben 32 anni è deputato alla camera bassa del parlamento inglese, è vegetariano e tra le sue promesse quella che ogni inglese possa avere un pezzo di orto da coltivare per “piantare patate e pomodori”. La sua prima iniziativa appena eletto è stata ieri guidare una grande marcia popolare a Londra per cheidere l’apertura delel frontiere ai rifugiati. Non ha mai avuto una macchina, si è sempre mosso in bicicletta. Duro e puro: si dice che abbia divorziato quando la moglie si impuntò affinché il figlio andasse alla grammar school, quelle un po’ più di classe rispetto ad altre più popolari. Sempre fedele alla linea: ha votato spesso contro le indicazioni del suo partito, ad esempio disse no all’invio di truppe inglesi in Iraq, no deciso alle privatizzazioni. E come ciliegina in un paese che ha appena festeggiato in massa l’anniversario della Regina Elisabetta, è pure repubblicano. Nato il 26 maggio 1949, è alla camera dei deputati dal 1983. Cosa strana oggi giorno: si definisce socialista, in un partito che negli ultimi anni aveva eliminato quella parola dal suo statuto.



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