Come previsto alla vigilia, il Partito di Azione Popolare (PAP) ha vinto le elezioni a Singapore che si sono tenute lo scorso 11 settembre. Lo schieramento creato dallo storico primo ministro Lee Kuan Yew, fondatore della moderna città-Stato scomparso nel marzo di quest’anno, ha trionfato praticamente in tutte le circoscrizioni conquistando ben 83 seggi sugli 89 totali. Il Paese del sud-est asiatico continuerà dunque ad essere guidato da Lee Hsien Loong, figlio di Lee Kuan Yew in carica dal 12 agosto 2004 dopo una carriera nell’esercito. Nonostante a Singapore i sondaggi siano illegali, la vittoria del Partito di Azione Popolare era stata largamente prevista nei giorni precedenti alla tornata elettorale definita dagli esperti e dai media una delle più interessanti della storia del Paese. Appresi i risultati, il primo ministro ha ringraziato tutti gli elettori, in particolare quelli più giovani: “Capiscono cos’è in gioco e appoggiano quello che stiamo facendo”. Niente da fare invece per l’opposizione che sperava di poter replicare il boom del 2001 quando riuscì a strappare sei seggi al PAP.