Rimane altissima la tensione al confine tra Serbia e Ungheria, dove centinaia di migranti hanno cercato di abbattere il muro di ferro e filo spinato fatto erigere dal governo di Budapest. Scontri sono scoppiati a Horgos, con la polizia che ha utilizzato gas lacrimogeni e cannoni d’acqua contro i profughi che sono riusciti a superare la barriera. Dopo l’introduzione della legge che prevede condanne fino a tre anni di carcere per chiunque provi ad entrare illegalmente nel Paese, un tribunale ungherese ha disposto l’espulsione per un anno nei confronti di un migrante iracheno riconosciuto colpevole di avere attraversato il muro. Si tratta della prima condanna dopo l’entrata in vigore delle nuove norme restrittive in fatto di immigrazione, mentre i migranti arrestati sono in tutto 316 fino a questo momento. La Croazia ha intanto fatto sapere che lascerà passare i profughi in arrivo dalla Serbia: lo ha annunciato il premier Zoran Milanovic, spiegando che il Paese è in grado di accogliere e “indirizzare queste persone verso i Paesi dove desiderano andare, vale a dire la Germania o alcuni Paesi scandinavi”.