Sembra che il modo migliore, oggi, per comunicare messaggi forti sia la fotografia. Dal bambino siriano cadavere su una spiaggia turca al marito morto dentro la bara con accanto vedova e figli sorridenti. Messaggi che si vogliono comunicare sotto forma di shock visivo. Se è vero che la foto del bambino siriano avrebbe fatto cambiare atteggiamento nei confronti degli emigranti a politici intransigenti come Angela Merkel e David Cameron, ci si domanda fino a che punto ci si possa spingere per far reagire le persone. Perché il punto è evidentemente questo: se la gente è così anestetizzata da non capire che i migranti muoiono a centinaia bambini compresi ogni giorno, non è perché i media non hanno mai fatto sapere questa realtà, spesso anche con immagini forti. Vuol dire che a troppo orrore ci si anestetizza e abitua comunque e ben presto anche le foto dei bambini morti sulla spiaggia non faranno più effetto.
L’ultimo caso del genere è quello di una donna dell’Ohio, Stati Uniti, che si è fatta fotografare sorridente con i figli accanto alla bara aperta dove dentro c’era il corpo del marito morto di overdose. Un modo forte per dire a tutti che anche nelle famiglie più normali e apparentemente felici può accadere l’impensabile. I due si conoscevano sin da bambini, si sono sposati, hanno fatto due figli poi lui è diventato tossicodipendente ed è morto di overdose a soli 26 anni. “Sono sicura che questa foto farà sentire a disagio molte persone, ma la ragione per cui l’ho scattata è che mostra la realtà della dipendenza. Se non decidi di guarire ogni singolo giorno, questo è l’unico modo per uscirne. Nessun genitore dovrebbe seppellire i suoi figli e nessun figlio, soprattutto se piccolo come lo sono i nostri, dovrebbe seppellire il proprio genitore” ha detto Eva Holland per spiegare il suo gesto. Ha rilasciato una lunga lettera aperta, toccante e commovente, e forse è questa che colpisce alla fine più della macabra foto, ma si sa che la gente oggi non ha tempo e voglia di leggere più di due righe, mentre la foto ha fatto il giro di Internet: “Siamo stati insieme per 11 anni. C’ero, prima che tutto questo cominciasse. Sapevo che ciò che desiderava dalla vita, conoscevo tutte le sue speranze e i suoi sogni. Lui stesso non avrebbe mai immaginato di finire in questo modo. Una volta era così felice e così pieno di entusiasmo. È stato un grande figlio, un grande fratello e amico ma, cosa più importante, è stato un grande padre. Amava i suoi figli più di qualsiasi altra cosa. Ma sappiamo tutti che, qualche volta, la vita diventa dura e ci porta a fare delle scelte sbagliate”. Il marito, racconta, lo scorso anno era riuscito a disintossicarsi e tutto sembrava andare per il meglio, poi invece la ricaduta e la morte: “Lo scorso mercoledì ha esalato il suo ultimo respiro. Il padre dei miei figli, l’uomo che ho amato fin da quando ero bambina, il figlio meraviglioso e la grande persona che era ha perso la sua battaglia. E io avevo solo bisogno di condividere questa storia, nel caso in cui possa riuscire ad aiutare qualcuno”.
(Paolo Vites)