Arrivano le prime proiezioni dei dati reali per le Elezioni in Grecia 2015, con il 25% sei seggi già scrutinati e gli exit poll vengono confermati: Alexis Tsipras con Syriza è al 35,33%, staccando al 28,1% il partito dello sfidante Meimarakis con Nea Dimokratia che infatti ammette subito la sconfitta e fai i suoi complimenti in diretta tv al premier uscente “rientrante”. Buona affermazione per Tsipras che conferma le impressioni della vigilia, anche nel emorragia di voti: affluenza record in negativo per la Grecia, con il 53% del popolo ellenico andato alle urne. Si pensa ora, in attesa della copertura completa dei dati ufficiali, alla formazione del nuovo governo con un alto rappresentante di Syriza che afferma ad un’agenzia di stampa greca, la Ana-Mpa, che «Avremo un governo entro tre giorni e il vantaggio di Syriza è indiscutibile». Si aspetta ora solo l’ufficialità e potrà cominciare il Tsipras-bis con una strada molto complessa che nei prossimi mesi dovrà attraversare il giovane ingegnere civile greco prestato alla politica.
Continuano gli exit poll con le prime proiezioni che si attendono a minuti, per le Elezioni in Grecia in questo 20 settembre 2015. Situazione complessa con l’altissimo astensionismo che sta caratterizzando questa nuova chiamata alle urne del popolo ellenico: le polemiche e le fortissime crisi dei mesi scorsi con il rischio bancarotta sfiorato da molto vicino ha portato Alexis Tsipras alle dimissioni dopo l’accordo con i creditori europei e internazionali, per poi ripresentarsi a queste elezioni per il ruolo di riformatore. Nel frattempo gli exit poll danno Syriza avanti, seguono staccate Nuova Democrazia e Alba Dorata: malissimo invece Unità Popolare, il gruppo del leader Lazafanis che raccoglie tutti i dissidenti di Syriza usciti dopo le note vicende di Tsipras in Europa. Al momento sembra proprio che i cittadini greci non abbiano premiato la scelta di questi “dissidenti” di sinistra radicale e che sono dati al 2,5% ovvero sotto la soglia di sbarramento prevista dalla legge elettorale per poter entrare in Parlamento. Con le prime proiezioni ovviamente avremo indicazioni molto più precise, e nel frattempo si attendono le prime reazioni dei protagonisti di queste nuove elezioni, le seconde, nel 2015 complicato della Grecia.
Urne chiuse da pochissimi minuti ed escono già i primi exit poll per le Elezioni Grecia 2015 che vedono il partito di Alexis Tsipras avanti con una soglia tra il 30 e il 34%. Più indietro lo sfidante di Nuova Democrazia, Meimarakis con il 28,5 e il 32%, anche se la vera novità è il terzo partito che sembra essere Alba Dorata, ovvero gli estremisti di destra anti europeisti. In occasione delle elezioni in corso in Grecia, l’ex ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis è tornato all’attacco contro il premier uscente Alexis Tsipras. “Le nuove generazioni sanno chi le ha tradite e agiranno per ripristinare la democrazia” nel Paese, ha detto al sito The Press Project l’ex ministro, le cui parole sono riportate dall’agenzia LaPresse. Secondo Varoufakis sono due in particolare gli obiettivi del voto di oggi: “Primo, annullare il coraggioso no che il 62% dei greci ha detto contro un punto morto, programmi e memorandum umilianti e irrazionali”. Secondo, “la legalizzazione della capitolazione seguita alla firma del memorandum”. In una precedente intervista al sito pressproject.gr, Varoufakis aveva annunciato che nella giornata di oggi avrebbe dato il proprio voto a Unità Popolare, il partito guidato dall’ex Ministro dell’Ambiente Panagiotis Lafazanis.
C’era da aspettarselo e un po’ tutti i leader dei 19 partiti candidati per le Elezioni politiche in Grecia 2015, le seconde per la verità, avevano tentato di scongiurare l’astensionismo dilagante con appelli e richiami al voto. E invece secondo i primi sondaggi di agenzie greche, tutte ancora da verificare ovviamente, l’affluenza sarebbe a livello di record per il minimo storico nello stato ellenico: i greci presentati alle urne, ancora aperte fino alle 18 ora italiana, sarebbero stati nella prima metà giornata meno del 10% come affluenza. Record praticamente in negativo, per un Paese che solo 8 mesi fa andava alle urne con tutt’altra aspettativa e carica: era Tsipras che rappresentava la speranza di rinascita della Grecia con l’ipotesi di fare sentire la propria voce in Europa. Diciamo che non è andata proprio così e per svariati motivi ora siamo punto e a capo e la popolazione greca fa fatica a fidarsi nuovamente della stessa classe politica: se i dati verranno confermati chiunque vincerà oggi, probabilmente ancora il premier uscente, dovrà far fronte ad una vittoria a metà con un astensionismo altissimo che sarà l’unico e vero vincitore di questa tornata elettorale.
“Auguro al popolo greco di dare ancora una volta una grande lezione di orgoglio e di dignità a tutta l’Europa, di far vincere la buona politica, di far vincere Alexis Tsipras”. Lo ha detto Nichi Vendola in un videomessaggio di sostegno al premier greco in occasione delle elezioni che si svolgono oggi nel Paese ellenico (clicca qui per vedere). “Spero che nessuno dimentichi, che nessuno dimentichi che cosa è stata la Grecia spolpata viva da classi dirigenti corrotte – ha aggiunto il leader di Sel – Spero che nessuno dimentichi che cosa è stato il coraggio di Tsipras nell’affrontare da solo contro tutti le politiche dell’austerity, le politiche di quel rigore che feriva la coscienza e i diritti delle grandi masse popolari. Spero che nessuno dimentichi le responsabilità della destra dentro questa sciagura che ha risucchiato la vita di tante persone. Spero che nessuno dimentichi chi è stato dalla parte giusta e chi è stato dalla parte sbagliata”. Secondo Vendola, Tsipras “non ha avuto paura di rivolgersi al suo popolo, di chiedere al suo popolo la forza necessaria per abbattere il nuovo Muro di Berlino fatto di ricatti e fatto di primato del potere delle oligarchie finanziarie. Ecco, è per questo che tutta l’Europa ha il batticuore in attesa del risultato elettorale di domenica”.
Il rischio forte è quello dell’astensionismo in queste Elezioni in Grecia 2015, con il popolo ellenico che dopo mesi di crisi e rischio di bancarotta sfiorato ha fatto crollare la fiducia nella politica, anche nei confronti di Alexis Tsipras, pur considerato ancora oggi quello con meno colpe e qualche briciolo di buona fede. I sondaggi fino a ieri, vigilia del voto, davanto avanti comunque il premier uscente con Syriza in vantaggio sul leader di Nea Dimokratia, Vangelis Meimarakis: ma si teme comunque grandi perdite di voti e consensi per quasi tutti i 19 partiti candidati a queste seconde elezioni in Grecia. Tra i tanti che questa mattina hanno però lanciato appelli al popolo greco per evitare la frattura con la politica e l’accorrere alle urne, anche Panagiotis Lazafanis, leader di Unità Popolare che si è rivolto in modo particolare ai giovani chiedendo di dire no all’astensionismo. Ecco le sue parole raccolte dall’Ansa: «In queste lezioni la priorità è la gioventù del nostro Paese: votiamo per impedire ai giovani di lasciare la Grecia, per permettere loro di trovare lavoro qui da noi nella nostra terra».
Sono ben 10 milioni di greci che oggi si recheranno alle urne per le Elezioni politiche in Grecia, seconda volta per questo 2015. Fin dalle 7 di questa mattina le urne sono aperte per poter permettere alla popolazione di scegliere il partito e il premier chiamato a guidare la Grecia per i prossimi cinque anni, che si augurano essere meno convulsi dell’ultimo triennio. Dopo aver votato questa mattina, così come Alexis Tsispras ancora grande favorito e il presidente della Repubblica Prokopis Pavlopoulos, anche lo sfidante del premier uscente e leader di Nea Dimokratia Vangelis Meimarakis ha voluto esprimere qualche parola sulla giornata di capitale importanza che oggi 20 settembre attende il popolo greco. «È un giorno di festa, oggi non parlano i politici ma i cittadini con il loro voto. I greci vogliono liberarsi dalle bugie e stasera tutti festeggeranno una nuova Grecia, da domani con il sorriso». Accolto da molti applausi, il leader del partito con più altre percentuali nei sondaggi dopo Syriza, spera nel colpaccio finale, superando il favorito Tsipras che è alle prese con una prevedibile emorragia di voti dovuta alle note vicende e scontri con l’Unione Europea degli scorsi mesi.
Urne aperte fin dalla mattina presto in Grecia per le Elezioni 2015, le secondo a soli 8 mesi dalle prime che diedero a Tsipras il primo mandato: è ancora l’ex premier ad essere favorito oggi, nonostante il distacco nei sondaggi fino a ieri con lo sfidante di Nea Dimokratia, Vangelis Meimarakis, si sia avvicinato e di molto. Intanto questa mattina il presidente greco Prokopis Pavlopoulos ha votato nella sua circoscrizione elettorale e ha speso qualche parola in vista di questa importantissima giornata per tutto il popolo ellenico: «Sono sicuro che l’intero processo elettorale sarà completato in modo da rispecchiare la nostra tradizione democratica e la qualità della democrazia». Si è poi augurato, riportato dalle varie agenzie di stampa internazionali, che i risultati delle elezioni giustifichino gli enormi sacrifici della gente greca, specialmente in giovani, «in un’Europa che finalmente si realizza». Urne aperte fino alle 19 (18 ore italiane) di questa sera con i primi exit poll a circa 1-2 ore dopo l’inizio dello spoglio.
Ci siamo, per tutta la giornata di oggi dalle 7 di questa mattina fino alle 18 (ore italiane) seggi aperti per le Elezioni Grecia 2015: la chiamata al voto anticipato per tutto il popolo greco arriva dopo due mesi di grandi discussioni e polemiche dopo le dimissioni di Alexis Tsipras e di tutto il suo governo pochi giorni dopo l’accordo chiuso dalla Grecia con l’Europa per un piano di riforme strutturali, in cambio del terzo salvataggio dell’economia e della disponibilità di credito per tutte le banche elleniche. A meno di otto mesi dalle elezioni del 25 gennaio scorso, si ritorna dunque al voto per queste elezioni in Grecia per rinnovare i 300 seggi del Parlamento di Atene: i partiti in corsa sono 19 e dovranno superare la soglia di sbarramento del 3% decisa dalla legge elettorale in vigore. I due grandi sfidanti per la corsa al Presidente del Governo sono sostanzialmente Alexis Tsipras (leader di Syriza) e Vangelis Meimarakis (capo di Nea Dimokratia) anche se per gli esperti e gli analisti di sondaggi emessi fino a ieri dopo i comizi rispettivi dei due leader, il vero e unico favorito è proprio il Premier uscente. »Oggi la Grecia esercita il suo diritto democratico e decide del proprio futuro. Serve un governo forte con un mandato per quattro anni» ha detto ieri Tsipras nel suo comizio, dimostrandosi fortemente ottimista nel ritornare dopo stasera in Parlamento come capo dell’esecutivo. «Domani inizia un nuovo giorno», ha poi affermato anche se di certo guardando ai prossimi mesi della Grecia la strada e il solco sono già ampiamente tracciati: applicare il memorandum tra Atene e i creditori internazionale che impone nuova austerità in cambio di 86 miliardi di euro di prestiti in tre anni. Disillusione e grande distacco sembra porre parte del popolo greco sfibrato da una condizione di crisi economica, identitaria e politica che dura ormai da troppo tempo. Nonostante però questa grossa emorragia di consensi attorno allo stesso Alexis Tsipras, queste elezioni greche dovrebbero ancora confermarlo, anche se cresce l’ipotesi guardando i sondaggi di un governo di coalizione. Sembra infatti che non ci sarà un vero e proprio trionfatore e che quindi, anche se Tsipras non dovrebbe avere problemi per il suo secondo mandato da Presidente del Consiglio, i possibili voti per Meimarakis sono cresciuti negli ultimi giorni di campagna elettorale e potrebbero portare ad una possibile coalizione di governo fra più forze politiche. Dovremmo comunque attendere le 19 (le 18 in Italia) per i primi exit poll e per il vero risultato finale: nel frattempo tutta la diretta di questa attesa, con dati e proiezioni e le eventuali novità dei protagonisti potrete seguirli qui sul Sussidiario nelle prossime ore.