Hillary Clinton ha voluto dire la sua sull’aumento del prezzo del Daraprim, il farmaco per l’HIV il cui prezzo è aumentato del 5000 %. Con un tweet la candidata alle prossime elezioni del partito democratico ha accusato Shkreli e ha poi scritto un lungo post per spiegare le sue ragioni. “Il fatto che il prezzo di un farmaco possa crescere in questo modo è scandaloso. Domani scriverò un piano per trattare la questione” ha scritto la Clinton rincuorando i pazienti che da subito si erano preoccupati per l’aumento del prezzo. Visto la bagarre creata e ora l’intervento della politica, i clienti sperano che il piano del capo dell’azienda che produce il farmaco sia fermato e il prezzo possa tornare ad essere accettabile. Clicca qui per vedere il tweet di Hillary Clinton sulla questione Daraprim.



Può succedere che il prezzo di un farmaco salga come prezzo da 13,5$ a 750$ in una sola notte? Beh è successo negli Stati Uniti, con il Daraprim, farmaco utilizzato nel trattamento di pazienti affetti da Aids, che è aumentato in un sol giorno del 5000%. La decisione choc è stata presa dal Ceo della start-up americana Turing Pharmaceuticals, Martin Shkreli, che da poche settimana ha acquistato i diritti per produrre il medicinale. Il Daraprim è una sorta di istituzione negli States, da 62 anni viene utilizzato per contrastare la toxoplasmosi, una malattia infettiva molto pericolosa per i malati affetti dal virus Hiv che hanno un sistema immunitario compromesso. La spiegazione delle motivazioni che hanno portato all’aumento assurdo del prezzo di vendita è arrivata in diretta tv, tramite un’intervista sulla CNBC: Shkreli ha ammesso che il prezzo salito in maniera così vertiginosa è del tutto indispensabile per far rimanere l’azienda sul mercato. «750$ sono in realtà una cifra paragonabile a quella di altri farmaci per le malattie rare come questa». Ad onor del vero il Ceo della start-up ha anche affermato che i ricavi ottenuti dalle vendite verranno investiti anche in una ricerca per un nuovissimo medicinale contro la toxoplasmosi. Immaginabili e prevedibili le enormi polemiche che una decisione del genere ha suscitato in America, tantissime le reazioni sia dei consumatori che anche del mondo sociale e politico: scelta irrevocabile secondo Shkreli che avendo i diritti di quel medicinale può decidere liberamente della sua vendita. Certo, un aumento del 5000% di un prodotto non è proprio una situazione normalissima.

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