Non si sa ancora se fra di loro ci sono alcune delle oltre duecento studentesse rapite tempo fa, ma intanto l’esercito nigeriano è riuscito a portare via ai terroristi islamici di Boko Haram 241 tra donne e bambini. Per numero di persone liberate, è la seconda maggiore operazione da parte delle truppe governative dopo quella dello scorso maggio che portò alla liberazione di circa 700 prigionieri. La nuova operazione è stata portata a compimento nello stato del Borno vicino ai confini con il Camerun, zona dove i miliziani islamici hanno la maggior parte delle loro basi e da dove lanciano i loro sanguinari attacchi contro i civili non solo nigeriani ma anche del Camerun. Oltre ai prigionieri liberati, sono anche stati arrestati diversi miliziani di Boko Haram tra cui un comandante locale che ha poi condotto le truppe a una fabbrica di bombe e fornito informazioni sui terroristi. Le donne liberate hanno raccontato che mentre i soldati nigeriani si stavano avvicinando, i miliziani si sono messi a lapidarle per cercare di ucciderle e che durante gli scontri diverse di loro sono state travolte e uccise dai mezzi blindati dei miliziani.