Il tribunale dell’Ohio ha rigettato la denuncia di una donna che, dopo aver effettuato la fecondazione artificiale, aveva dato alla luce una bambina di colore. Il donatore di sperma era ovviamente un afroamericano, ma la donna aveva chiesto specificatamente di ottenere il seme di un bianco, perché, come ha detto nel suo esposto, non era preparata culturalmente a crescere un figlio di colore nel quartiere della sua città dell’Ohio, che lei ha definito a supremazia bianca e conservatore. Sotto accusa anche la sua famiglia: la coppia, che è omosessuale, secondo la donna ha già dei problemi con i propri parenti per questo motivo e adesso la figlia potrebeb avere ripercussioni psicologiche per il fatot di essere anche di colore. Ma i giudici hanno detto che la sua causa non ha fondamenta, in quanto al massimo avrebbe potuto fare denuncia se il figlio ottenuto dalla donazione avesse presentato problemi fisici, ma il colore della pelle non è sufficiente per ottenere un risarcimento. La coppia aveva chiesto 50mila dollari per danni morali.



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