Sono stati liberati i dieci marinai americani detenuti dalle autorità iraniane, arrestati ieri per essere entrati nelle acque territoriali dell’Iran. Secondo le ricostruzioni, una delle due imbarcazioni americane aveva avuto un guasto durante una missione di addestramento finendo così fuori controllo. I Pasdaran avevano subito fermate le navi e arrestato quanti si trovavano a bordo. Gli Stati Uniti avevano chiesto scusa all’Iran per quanto successo e oggi i dieci marinai sono stati liberati, nel quadro del tentativo di costruire sempre migliori rapporti fra i due paesi dopo gli accordi sul nucleare in Iran. Da parte di Teheran infatti la conferma che gli americani non avevano mostrato alcuna ostilità, ma era tutto causa di un incidente tecnico. 



Poche ore dopo l’ultimo discorso di Obama, le autorità iraniane hanno fermato due navi americane con a bordo dieci marinai. Il giorno scelto è uno dei più importanti per il territorio USA in quanto tutti i Presidenti americani usano fare il bilancio del proprio mandato proprio a gennaio. Il Pentagono afferma di aver perso il contatto con le due imbarcazioni della Marina per un breve periodo mentre si trovavano nel Golfo Persico. L’Iran ha assicurato successivamente che sia i mezzi che l’equipaggio presente verranno riconsegnati al più presto. Anche la Casa Bianca ed il Dipartimento di Stato sono intervenuti per fare le loro rassicurazioni, ma il rapporto fra USA e IRAN rimane delicato nonostante l’accordo che hanno stipulato di recente i due Paesi sul nucleare. Questo particolare si aggiunge al fatto che il Golfo Persico è interessato da confronti continui lungo la principale rotta petrolifera mondiale presente nello stretto di Hormuz. John Kerry, il Segretario di Stato USA, ha contattato telefonicamente il ministero degli Esteri dell’Iran per spiegare le dinamiche dell’episodio. Le due imbarcazioni, come ha spiegato la NBC, si sarebbero trovate nel Golfo Persino per via di un errore, dovuto ad un guasto meccanico al motore e che le avrebbe spinte involontariamente nelle acque territoriali dell’Iran. Una dichiarazione che è stata confermata dalla Casa Bianca e da Peter Cook, il portavoce della Difesa USA, tramite la NBC. Alcune fonti governative affermano che l’equipaggio si troverebbe comunque al sicuro e che Teheran ha dimostrato la propria volontà di rilasciare il personale di bordo in tempi ristretti. 

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