E come tutti sospettavano per gli attentati a Giacarta in Indonesia questa mattina, è l’Isis ad aver rivendicato l’attacco nel centro della città, nella zona più lussuosa e con turisti, esattamente come ad Istanbul qualche giorno fa. I terroristi jihadisti hanno cercato di compiere un’altra carneficina ma per fortuna i morti sono stati limitati, con la conta delle vittime che arriva a 7, di cui 4 sono i kamikaze. Dopo la rivendicazione dell’Isis, si viene a scoprire che dietro agli attacchi ci sarebbe un certo Bahrum Naim, un indonesiano che starebbe combattendo con l’Isis in Siria, e non si esclude la presenza di altri foreign fighters negli attacchi tra i 14 kamikaze entrati in azioni questa mattina. Avvertite altre esplosioni in centro pochi minuti fa, come riferisce il corrispondente Abc Adam Harvey, anche se sembrerebbe un semplice scoppio di pneumatico di un camion ad aver generato un nuovo allarme. Come già avvenuto a Parigi, nei giorni successivi agli attentati del 13 novembre, l’incubo attacchi viene visto dietro ad ogni fatto strano. Anche questo è obbiettivo sempre più presente dei terroristi.
Torna l’incubo attentati, questa volta a Giacarta in Indonesia: questa mattina nel centro della capitale in una zona di lusso con hotel e centri commerciali, sono entrati in azioni almeno 14 attentatori di cui alcuni kamikaze che si sono fatti esplodere in vari punti della città. Bilancio del tutto provvisorio: 7 morti tra cui 4 terroristi e feriti in molti, tra cui un olandese che lavora per l’Onu. Modalità molto simili a quelle di Parigi, afferma la polizia in queste prime ore post attentati, con la città piombata nell’incubo, a pochi giorni dagli altri attentati in Turchia. Non ci sono rivendicazioni al momento ma molto probabile è la pista del jihadismo internazionale, per le modalità degli atti e gli obiettivi cercati. Alle 5 del mattino sono entrati in azione in un caffè Starbucks in pieno centri, uomini invece armati di pistole e granate hanno attaccato un posto di polizia e altri si sono asserragliati in un edificio sede degli uffici dell’Onu a Giacarta. Vicino l’ambasciata americana che ha subito diffuso l’allerta: al momento in cui vi scriviamo l’attacco è per fortuna finito, con il bilancio di qui sopra e con alcuni terroristi che sono stati arrestati. Il presidente indonesiano Joko Widodo ha parlato di atti di terrorismo: «condanniamo gli attacchi, occorre perseguire e catturare questi uomini e la loro rete, non dobbiamo avere paura».