Negligenza per aver fatto sì che i terroristi provenienti del Belgio arrivassero tranquillamente a Parigi a compiere le loro stragi. E’ quanto ha promesso di fare la madre di una delle vittime della strage al teatro Bataclan. Nadine Ribet-Reinhart, così si chiama la donna, ha intenzione di denunciare il Belgio intero come nazione. La donna ha perso il figlio di 26 anni durante l’attacco compiuto mentre si teneva un concerto al Bataclan e ha promesso di andare fino in fondo: “Che cosa ha fatto lo Stato belga prima? Processi in contumacia? Sfilate? Possibile che non siano riusciti a identificarli prima e comprendere le ramificazioni, che si trovino solo dopo che ci sono stati 130 morti, feriti e famiglie decimate?” ha detto in una intervista televisiva. La donna francese accusa il Belgio di inerzia. Come si sa la maggior parte dei terroristi islamisti provenivano da un quartiere di Bruxelles.