Legalizzazione dell’incesto per le persone sopra i 21 anni e consenzienti tra loro. E’ la mozione che il parlamento scozzese è obbligato a discutere nei prossimi giorni, perché secondo i termini di devolution che regolano il parlamento stesso, ogni mozione che propone un cambiamento di legge deve essere presa in esame. Nel caso specifico la richiesta è stata presentata da tale Richard Morris, australiano, approfittando del cavillo legale scozzese. Nella petizione si legge che l’attuale divieto di incesto in Scozia si basa esclusivamente sul concetto di “bigottismo”: “Le paure di uso comune, il pregiudizio e il bigottismo al proposito dell’incesto si basano quasi esclusivamente sull’ignoranza creata ad arte negli anni soprattutto dalla chiesa, dai media e da governi influenzati dalla chiesa stessa nello stesso modo in cui paure e bigottismo sono stati manipolati nei confronti dell’omosessualità”. Nella petizione si legge anche che l’attuale legge scozzese sull’incesto è superata dalle opinioni correnti riguardo la sessualità e le relazioni, che oggi sono molto più liberali dell’ultima volta che la legge sull’incesto venne ritoccata, nel 1981. Nonostante l’obbligo di discuterne, il primo ministro scozzese Michael McMahon ha escluso ogni possibilità che l’incesto venga legalizzato. Attualmente i casi di incesto in Scozia sono puniti con un massimo di due anni di carcere se entrambe le parti sono adulti consenzienti.