Una proposta di legge molto controversa quella al voto in Danimarca: il parlamento ha infatti iniziato a discutere il testo che prevede la possibilità di confiscare gli oggetti di valore dei richiedenti asilo per pagare il loro mantenimento. Nei giorni scorsi il governo di destra ha annunciato di aver raggiunto un accordo con l’opposizione socialdemocratica per approvare in Parlamento la legge. Dopo una prima discussione da parte dei deputati, il testo è tornato oggi in aula per il voto. Il punto principale e più controverso della legge è quello che prevede di confiscare denaro e beni di valore dei migranti superiori alle 10mila corone, circa 1.350 euro, per pagare il loro soggiorno nei centri rifugiati: non potranno invece essere espropriati oggetti di uso personale, come orologi e cellulari, o di valore affettivo, come le fedi matrimoniali. Secondo quanto riferito dal Ministero dell’Integrazione alla BBC News, la Danimarca si aspetta di ricevere circa 20mila richiedenti asilo nel 2016, rispetto ai 15mila dello scorso anno. Sempre secondo quanto riportato dalla BBC News ci sono state molte critiche tra i danesi: c’è chi ha paragonato il piano del governo alla confisca di oggetti di valore agli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale. E l’UNHCR ha avvertito che questa proposta di legge viola la Convenzione europea sui diritti dell’uomo, la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo e la Convenzione sui rifugiati delle Nazioni Unite. La Danimarca non è comunque il primo paese europeo ad esigere i beni dei richiedenti asilo: una politica simile è stata infatti attuata nel 2015 in Svizzera. (clicca qui per leggere il post pubblicato dalla BBC News su Instagram)