Le passioni, come il gioco delle carte, sono passioni, si sa. Quando uno ci ha speso la vita, è giusto conservarle anche in tempo di morte. Magari non esagerando come hanno fatto i familiari di un portoricano morto a 31 anni per problemi di tossicodipendenza e alcolismo che nel corso della sua vita adorava giocare a poker. Così hanno pensato bene di farlo imbalsamare, vestirlo con i suoi usuali abiti e metterlo al tavolo di gioco insieme a loro, come se si stesse giocando una normale partita di carte. Tra l’altro, sebbene la famiglia non abbia rilasciato commenti, secondo i media locali Jose Mendelez si sarebbe suicidato. Scelta la ditta funeraria, hanno organizzato così un’ultima partita col morto, ma non si è saputo chi abbia vinto. Sicuramente a trionfare è stato il cattivo gusto…