Il set di un film strappalacrime? No, la vita reale. Succede a una stazione di servizio di Post Falls negli Stati Uniti. Il classico barbone, senza tetto, clochard o come dir si voglia entra nel bar, ha qualche spicciolo e vuole mangiare un panino. I pochi soldi che ha gli vengono dalla tessera che il welfare americano dona ai bisognosi, cifre irrisorie ma che salvano la vita. Alla cassa una ragazza, prende la tessera e legge il nome stampato sopra: le lacrime cominciano a scenderle dagli occhi ma per conferma chiede al barbone il suo secondo nome: Eugene, dice l’uomo. Quello che Shoshannah, la cassiera, ha davanti è il padre che sta cercando da vent’anni, da quando se n’era andato di casa per cadere nella spirale dell’alcolismo. Brian Eugene è stato abbracciato da un improvvisa svolta del destino che lo ha portato dove l’amore lo aspettava. La figlia lo ha preso a vivere con lei e vuole aiutarlo a disintossicarsi. Lui ha detto di sì.



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